Ho sempre sofferto di emicrania, da quando io mi ricordi sono sempre esistite giornate che sparivano inghiottite dal mal di testa. Ore intere da trascorrere al buoi più completo, cercando di combattere la nausea continua e sperando che passasse in fretta.
Ho trascorso il giorno dopo la mia discussione di laurea (sia specialistica che triennale) a letto. E lo stesso vale per tutte le volte che faccio qualcosa di particolare o che vivo in modo stressante. Solo dopo il giorno del mio matrimonio è stata l' unica volte che a fronte di un avvenimento importante la testa non è esplosa.
Nel periodo in cui lavoravo non è mai successo che dovessi saltare il lavoro, se dovevo stare male succedeva nel fine-settimana. E questo fa' capire quanto l' origine del mio male sia molto psicologica e (forse) poco fisica.
Poi la gravidanza.
Nove mesi di perfezione, e anche dopo ho avuto un anno di tregua.
Appena finito l' allattamento l' emicrania è tornata puntuale come sempre. Solo che adesso c'è una bambina che non conosce week-end e festività. C'è sempre.
Per fortuna sono successi solo un paio di episodi, e sono riuscita a gestirli.
Anche mia mamma ha sempre sofferto di emicrania, ricordo una sera in particolare in cui non riusciva a stare in piedi e mio fratello maggiore, con 8 anni, preparò cena per noi piccoli. Riso al limone. Certo, perchè nella mia famiglia una semplice pasta in bianco non era all' altezza del giovane chef.
La mia bambina nell' ultima occasione in cui sono stata male è stata bravissima. Era molto dispiaciuta perchè non poteva prendermi le "misure" che il papà aveva portato via i suoi strumenti (usa il caricabatteria).
Le ho detto che anche un bacetto sarebbe andato bene, ma lei mi ha risposto "io sono un dottoressa e non do' i bacini per guarire!"
.. quindi mi sono tenuta il male e nemmeno una coccola. Perchè lei è professionale.
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