Mamma innamorata della sua bambina, ma anche del marito. Vegetariana, ma non mangio solo insalate. Cervellotica, ma posso ridere delle più piccole banalità. Disoccupata, ma lavoro anche senza stipendio.


12 marzo 2012

Siamo proprio noi?

Domenica ho realizzato, forse per la prima volta, che ormai siamo proprio una famiglia. E le cose che facciamo sono da famiglia, insieme ad altre coppie con figli. CHE ANSIA.

Tornando dalla nostra domenica, più o meno alternativa, in cui ci siamo sentiti tanto forti a fare le stesse cose di prima, ci siamo imbattutti nel nuovo parco giochi che hanno piazzato alla fine della nostra via.
C' erano praticamente tutti quelli che abitano nel nostro caseggiato. "Sono appena le cinque, portiamo Esse?" e andiamo...

ma se dico che è la cosa più divertente che abbia fatto in tutta la settimana, sembro tanto sfigata? Gi ha potuto giocare a pallone con l' unico maschietto del gruppo e gli altri papà, io ho fatto un' oretta di spettegolameno mentre la piccola mangiava erba e sabbia. Insomma.. una cosa da famiglia.
E a guardarci da fuori, mi domandavo... ma siamo proprio noi?

Di corsa in casa a fare il bagnetto alla piccola, cena, pigiamino e nanna. Per noi pizza e alle undici tutti a letto. Felici. Ma diversi.

7 marzo 2012

Fine prima parte

E così doveva arrivare anche questo momento.
Un altro piccolo progresso che abbiamo fatto insieme, un altro piccolo passo che ti porta a essere una bimba un po' più grande e più indipendente.
A dieci giorni dal tuo primo compleanno, ho deciso di chiudere con l' allattamento.

Ormai era solo la colazione. Non era stato nemmeno tanto tragico lasciare la coccola prima della nanna, anzi.. sei stata tu che mi hai fatto capire che non volevi più. Ti bastava un bacino e poi via nel lettino, non vuoi rimenere nemmeno in braccio. Hai capito chissà come, che il posto migliore per addormentarsi è vicino al tuo (mio) orsetto.
La mia bambina, molto più brava di me, e posso dire in assoluta sincerità che se allattarti è stato facile e meraviglioso è stato proprio grazie a te. Tu che non hai mai pianto, che hai sempre aspettato buona buona l' orario giusto per mangiare, che non hai mai voluto essere consolata con il latte. Da subito hai messo chiaro che un conto è la pappa, ma poi vuoi abbracci, pacini e "sbruffi" sul pancino. Non me la potevo cavare abbassandomi la maglietta e via.

Ripenso ai primissimi giorni, quando avevi poco più che una settimana e io pensavo "non ce la faccio, mancano ancora almeno sei mesi di allattamento", e invece poi è andato tutto a posto. Tutto bene.

Insieme siamo riuscite a tenere a bada tutte le mie ansie e le mie paure di sbagliare.

E adesso ti guardo, che mi abbracci piangendo disperata perchè ho osato metterti un paio di scarpe. Non ti preoccupare amore mio, riusciremo anche in questo.

Insieme siamo una forza. Io, papà e tu.
Ma la fine di questa avventura riguarda solo me e te.

Mi mancheranno questi momenti di noi. Ma sono tanto felice.

5 marzo 2012

Sale, si o no?

Il problema di dare a Esse cibi salati si è proposto praticamente ancora prima di iniziare lo svezzamento. Secondo i miei suoceri, darle il cibo senza sale equivale a un maltrattamento, secondo me, se è universalemnte suggerito di non aggiungere sale e zucchero nel primo anno di vita un motivo ci sarà.

Diciamo che tutte le mie attenzioni a seguire scrupolosamente queste indicazioni hanno fallito.

Venerdì siamo andate al corso di nuoto, e mentre finivo di cambiarmi ho depositato la pargola nel box insieme a un altra bimba di circa 20 mesi, Vi, che stava mangiando un Tuc.  Il tempo di infilarmi le mutande e lei aveva cacciato in bocca a una spaventatissima Esse un enorme pezzo di biscotto.
La mia bimba è scoppiata a piangere, sentendosi oltraggiata da tanta confidenza, e Vi è rimasta con una faccia a metà tra l' incazzato e l' offeso per aver visto così respinta la sua offerta. Io e l' altra mamma ci siamo fatte una bella risata.

Insomma, tanta fatica e a pochi giorni dal compimento del fatidico anno il sale gliel' hanno assaggiare comunque. Certo è che non le piace proprio farsi infilare in bocca biscotti precedentemente sbavucciati.