Mamma innamorata della sua bambina, ma anche del marito. Vegetariana, ma non mangio solo insalate. Cervellotica, ma posso ridere delle più piccole banalità. Disoccupata, ma lavoro anche senza stipendio.


26 novembre 2013

E' andata!

E non solo è andato il primo giorno, ma è andato sorprendentemente bene!

La cosa strana è che siamo tutte donne, e a parte due ragazza luareate da poco tutte hanno avuto i primi inciampi nella propria carriera a causa della maternità. E il motivo che ci ha fatte ritrovare di nuovo tutte sui banchi di scuola e il bisogno di mettersi in gioco e la speranza di (ri)costruire una vita professionale soddisfacente.

Gli argomenti trattati già li conoscevo naturalmente ma, eccetto per le competenze più tecniche, il taglio delle lezioni è molto interattivo e partecipativo, la comunicazione e il saper ascoltare è al centro di tutto. Qualcuno queste cose le trova inutili perdite di tempo ma a me affascinano, ed è davvero sorprendente accorgersi di come tutto cambia intorno a te a seconda del modo in cui ti predisponi.

La speranza enorme è poi riposta nello stage previsto a fine corso.
Ma vediamo di affrontare un passo alla volta.

Già ieri al mio ritorno Esse ha dato i primi segni di quanto la mia assenza l' abbia un pochino turbata. Ha pianto per tutto il tempo del bagnetto e poi è letteralmente scappata dal papà per farsi mettere a letto e raccontare la storia.. ora.. io vorrei capire perchè quando il papà rientra da giorni di assenza ci manca solo che si metta a scodinzolare sul pianerottolo da tanto è contenta di rivederlo, mentre a me per poche ore di mancanza riserva pianti e disperazione. Dai in realtà la conosco benissimo la risposta.. l' avevo messo in conto, ma ciò non toglie che non sia del tutto piacevole. Per nessuna delle due.
Ma vediamo di affrontare insieme anche questo piccolo passo, io sono molto fiduciosa e quindi le cose non potranno che andare bene.

E domani iniziamo a tempo pieno.. senza il papà a casa la sera. 
Sono elettrizzata e un po' intimorita dal fatto che tutto sarà sulle mie spalle, ma la voglia di riuscire è quello che move tutto!

25 novembre 2013

Pronti, partenza... via!

Oggi è per me un un grande giorno! Ritorno a studiare e fare qualcosa che veramente mi interessa e (sia mai) potesse essere un primo passo per rientrare nel mondo del lavoro.

La bimba è all' asilo, informata delle variazioni nella sua routine non ha fatto una piega, si è assicurata che io poi sarei tornata e via tranquilla verso una nuova giornata. Ho pulito per bene la casa in modo da lasciare un ambiente bello ordinato e accoglienre al rientro dall' asilo. Ho preparato cena in modo che Gi (che straordinariamente arriverà prima di me) debba solo riscaldare e non abbia una crisi di nervi davanti al frigo.

Insomma, la parte "casalinga" è a posto, adesso posso iniziare a farmi un sacco di paranoie in tranquillità!

Ho dovuto compilare un questionario sulle mie competenze in merito agli argomenti trattatati.. e non conosco un sacco di cose, o se le conosco è solo teoria perchè non le ho mai applicate nel "mondo vero", quindi adesso mi sta' venendo l' ansia che avrò a che fare con persone già super professionalizzate e io rimarrò indietro non capendo niente..
E' tantissimo che non studio seriamente.. ho continuato a leggere e approfondire certi argomenti, ma sedermi a studiare sono anni che non lo faccio..

ce la farò?

20 novembre 2013

Nanna all' asilo

Lunedi inizierò il mio corso, e dato che dura fino al tardo pomeriggio ho deciso di lasciare la piccola a fare il pisolino all' asilo. In quei giorni andrà a prenderla la baby sitter e poi ci rivedremo alle 19 a casa.
Ieri l' ho lasciata per la prima volta, e alle 14 c'è stata la riunione in asilo e quindi ho potuto prenderla subito dopo invece che aspettare l' orario normale.. ma quanto mi è mancata! E pensare che lunedi non la vedrò per dodici ore mi sembra stranissimo.

E lei come starà? Il pomeriggio con la baby sitter.. se le manco? Se ha problemi ad addormentarsi in mezzo a tutti gli altri bimbi? Se piange?

La prima reazione è stata "Signora, questa mattina ho dovuto lasciare la classe all' inserviente e andare a vedere il lettino di Esse che non resisteva a farmelo vedere. Poi tutto bene, si è spostata vicino alla sua amichetta e il tempo di mettersi il dito in bocca che dormiva."

Le due sere che l' ho lasciata alla baby sitter quando sono tornata e l' ho svegliata per fare la pipì le sue parole sono state forse "mamma sei tornata!"? ovviamente no. "dov'è Anna? perchè non dorme qui?"

Queste sono soddisfazioni... credo.

Da un lato la vedo molto indipendente e capace di adattarsi a troppe cose e troppo in fretta per avere neanche tre anni, che mi chiedo se sia giusto per lei (non mi riferisco solo alla nanna all' asilo). Dall' altra mi dico che siamo riusciti a darle delle basi solidi e forti punti di riferimento e quindi è per questo che riesce a gestire molte autonomie e situazioni potenzialmente stressanti.

Certo è che ha delle fantastiche risorse. E io l' adoro.

E a me mancherà moltissimo non vederla tutto il giorno.

14 novembre 2013

Nella testa dei bambini

La mia bimba sta' crescendo a vista d' occhio. Ha due anni e mezzo e inizia a fare dei discorsetti sensati, a far capire cosa vuole cosa no. Insomma una personcina a tutti gli effetti.

All' asilo fanno il progetto biblioteca, ogni lunedi si sceglie un libro da portare a casa, e fino ad adesso ha sempre scelto libri che aveva già anche se in altre edizioni o formati oppure libri degli stessi autori che conosceva.
Non me lo sarei mai aspettato, a casa vedo che preferisce certi libri ad altri, ma non credevo che riuscisse a capire e riconoscere lo stile delle illustrazioni. Se non lo avessi letto in copertina non avrei proprio capito che Piccolo Blu e Piccolo Giallo era delllo stesso autore di Pezzettino.

Al mattino l' accoglienza viene fatta a rotazione nelle tre classi, un' aula è diversa dalle altre, ha     
l' ingresso con un corridoio e rimane molto più piccola. Ogno volta che arriviamo invece di correre dentro come al solito torna indietro e vuole essere portata in braccio.. per rimanerci.
Oggi però abbiamo trovato la soluzione: invece che cercare di lasciarla alla maestra l' ho ascoltata e portata dal suo amico Tommaso, quindi è passata da in braccio a me a lui. Uno scricciolo biondino con un koala arrampicato addosso. Nemmeno da dire che sono uscita senza che nemmeno mi guardasse più addosso.

13 novembre 2013

Emicrania

Ho sempre sofferto di emicrania, da quando io mi ricordi sono sempre esistite giornate che sparivano inghiottite dal mal di testa. Ore intere da trascorrere al buoi più completo, cercando di combattere la nausea continua e sperando che passasse in fretta.

Ho trascorso il giorno dopo la mia discussione di laurea (sia specialistica che triennale) a letto. E lo stesso vale per tutte le volte che faccio qualcosa di particolare o che vivo in modo stressante. Solo dopo il giorno del mio matrimonio è stata l' unica volte che a fronte di un avvenimento importante la testa non è esplosa.
Nel periodo in cui lavoravo non è mai successo che dovessi saltare il lavoro, se dovevo stare male succedeva nel fine-settimana. E questo fa' capire quanto l' origine del mio male sia molto psicologica e (forse) poco fisica.

Poi la gravidanza.

Nove mesi di perfezione, e anche dopo ho avuto un anno di tregua.

Appena finito l' allattamento l' emicrania è tornata puntuale come sempre. Solo che adesso c'è una bambina che non conosce week-end e festività. C'è sempre.
Per fortuna sono successi solo un paio di episodi, e sono riuscita a gestirli.

Anche mia mamma ha sempre sofferto di emicrania, ricordo una sera in particolare in cui non riusciva a stare in piedi e mio fratello maggiore, con 8 anni, preparò cena per noi piccoli. Riso al limone. Certo, perchè nella mia famiglia una semplice pasta in bianco non era all' altezza del giovane chef.

La mia bambina nell' ultima occasione in cui sono stata male è stata bravissima. Era molto dispiaciuta perchè non poteva prendermi le "misure" che il papà aveva portato via i suoi strumenti (usa il caricabatteria).
Le ho detto che anche un bacetto sarebbe andato bene, ma lei mi ha risposto "io sono un dottoressa e non do' i bacini per guarire!"
.. quindi mi sono tenuta il male e nemmeno una coccola. Perchè lei è professionale.


12 novembre 2013

(dis)Organizzazione famigliare

Come ho già scritto, da Maggio mio marito è stato via da lunedi a venerdi. A settembre si sarebbe dovuto fermare qui ma hanno prolungato il progetto fino a gennaio (?), ma rimane via di meno da martedi a giovedi.
Bene! pensavo io.
Sarà bello averlo di nuovo a casa qualche sera, poter parlarsi con calma e non 10 minuti al telefono tra strilli (nostri) e impegni (suoi). E invece no.

Quando lui è via la nostra routine è super collaudata, soprattutto per la sera, in genere alle 9 siamo tutte e due sul divano a leggere favole.. in sottofondo la lavastavoglie, giochi ritirati, bagnetto, pigiama, imposte chiuse e se necessario ho anche lavato il pavimento in cucina. Dopo mezz' ora Esse dorme e sono lavata e pronta per una serata tranquilla pure io.

Quando Gi è qui cambia tutto! Come prima cosa non si sa' mai a che ora torna a casa. E' un momento variabile tra le 19.30 e le 20.15. Non mi avvisa mai con un anticipo decente in modo da organizzare la cena per il suo arrivo, quindi spesso noi stiamo mangiando da dieci minuti quando lui arriva, Esse impazzisce e addio cena chiacchierando con calma. Poi non ho idea di come sia possibile ma alle nove e mezzo c'è ancora tavola da spreparare, la piccola che non ha nemmeno lavato i denti e sembra sia appena esplosa una bomba in casa tra giocattoli e vestiti sparsi. Quando lui è a casa non viene mai messa fuori la spazzatura.
Mentre mette a nanna la piccola io sistemo la cucina, appena Esse sente che ho finito "maaaammaaaa mi dai bacino!" e quindi cambio, salgo io da lei e lui scende. Tempo cinque minuti e scendo pure io.
Lui si lava, io cerco di rendere abitabile la casa. Lavatrice con le sue cose, sistema il bagno.

Finalmente è tutto tranquillo..

e lui dorme.

11 novembre 2013

Prendere ispirazione

Domenica mattina stavamo pigronando tutti e tre nel lettone, quando mi arriva un messaggio alle 7.45 da una mia amica che voleva sapere quanti muffin sarebbero venuti da una ricetta che le avevo passato. E messaggiando mi dice che ha già impastato il pane e la pasta della pizza. Io che stavo meditando di uscire a pranzo mi sono sentita un po' casalinga pessima, e poi quando la piccola ha fatto capire in modo inequivocabile di essere indisposta di stomaco ho deciso di seguire l' esempio della mia mia amica e mi sono messa al lavoro in cucina!

Mio marito spronato da tutto questo fermento invece si è dedicato ad alcuni degli ennemila lavoretti che sono rimasti indietro nella casa nuova.

Ecco che ne è uscito.

Torta vegan cocco cioccolato (e nocciole)

60 gr cacao
120 gr cocco grattiuggiato
200 gr farina integrale
100 gr nocciole
80 gr zucchero integrale
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale

50 ml crema di Cocco (si può omettere e sostituire con il latte)
300 ml di latte di riso

Frullare le mandorle insieme al cocco, aggiungere poi anche lo zucchero. Io faccio questo passaggio per rendere più fine lo zucchero integrale che ha una consistenza abbastanza granulosa.
Unire poi tutti gli ingredienti secchi in una ciotola, avendo cura di setacciare le farine e amalgamare per bene. Aggiungere gli ingredienti liquidi.
Il composto deve risultare umido ma non troppo liquido. Se sollevate il cucchiaio deve cadere ma non "scivolare".
Infornare il tutto a 180° per 40 minuti, controllando sempre la cottura con uno stecchino.

Tofu giallo con melanzane e riso integrale

1 melanzana
10 cipolline borretane
1 panetto di tofu
Sale
Curcuma
Peperoncino
Olio di oliva

Riso integrale basmati

Tagliare le melanzane a tocchetti abbastanza grossi, salare e far perdere l' acqua di vegetazione. Dopo un' oretta sciacquare, strizzare e asciugare.

Scaldare due cucchiai di olio, quando è ben caldo tuffare le melanzane e le cipolline tagliati in quarti, cuocere a fuoco vivace per 10 minuti finchè non iniziano a dorare, aggiungere il tofu sbriciolato e condire con curcuma, peperoncino, sale e mezzo bicchiere scarso di acqua.
Spegnere quando l' acqua si sarà asciugata.

Intanto avrete avuto cura di preparare il riso. Due volumi e mezzo di acqua per uno di riso. Coprire e quando inizia a bollire abbassate la fiamma e sarà pronto quando il liquido si sarà asciugato. In genere 40 minuti.

Per accompagnare e per la piccola malata patate e broccolo al vapore.

Nel pomeriggio ho preparato anche il pane. Era la prima volta che lo facevo senza la macchina per impastare e.... quanto è faticoso!
Ma davvero buono, e questa mattina pane fatto in casa con marmellata della nonna. Un ottimo modo per iniziare la settimana.

8 novembre 2013

La sveglia

Essere svegliati alle 6.10 da una bambina completamente nuda che strilla da dentro la vasca da bagno
"Mamma! ho fatto la pipì addosso, mi lavi che ho freddo?!"
è qualcosa che fa riflettere..

Come ho fatto a non accorgermi che si è alzata, spogliata e ha aperto la porta del bagno?

Quanto può essere pericolosa una duenne rimbambita dal sonno sveglia come un grillo che nella penombra del mattino salta dentro una vasca da bagno?

7 novembre 2013

La malattia negli occhi di chi guarda

A inizio estate ci siamo trasferiti nella casa nuova e quasi tutti i mobili li abbiamo presi nello stesso negozio. Finchè non abbiamo pagato, tutti servizievoli e disponibilissimi ma una volta saldato riuscire a parlare con qualcuno è diventata un' impresa. Avevamo da fare ancora un paio di modifiche a un armadio, cose per poche centinaia di euro e riuscire ad avere quello che volevamo (4 scaffali) è stato un calvario.
Non ho più avuto a che fare con chi ha gestito tutti i precedenti ordini ma con una signora che sentivo solo telefonicamente, alla fine per quelle quattro assi ci è voluto più tempo e appuntamenti saltati che per l' intera cucina e camera da letto.
Finalmente parlando con una terza impiegata scopro che avevano già tutto in magazzino da ben prima dell' estate, ormai la mia pazienza è al limite e decido di andare a prendere tutto direttamente in negozio; ma prima di andarmene vorrei avere anche il preventivo per una cabina armadio che aspettavo da giugno e quindi dopo una lunghissima attesa, nonostante avessi appuntamento, entro a conoscere la voce che avevo solo sentito al telefono.

E mi accoglie una signora con gli occhi grigi e luminosi, un coloratissimo foulard in testa e il volto gonfio per le inequivocabili conseguenze della chemio.
E niente.
Tutta la mia arrabbiatura sparisce e mi trovo quasi a pensare che dovrei scusarmi per le nostre conversazioni telefoniche e per aver insistito per avere quello che mi spettava.
Ovviamente non lo faccio, e lei capisce che il motivo della mia irritazione che si sgonfia è tutto in quel foulard.
Le sorrido e al momento del congedo le dico che spero che sia lei a seguire tutti i prossimi lavori che stiamo per fare, capisce di nuovo cosa intendo e sorride di nuovo.

Se una persona che incrocia casualmente la mia vita ha un potente raffreddore, o una vistosa fasciatura non ho problemi o pudori a commentare e chiedere come si sente. Ma a chi va' in giro con un enorme didascalia che urla "CANCRO" cosa vuoi chiedere? Io ho ancora le ferite aperte per aver perso qualcuno, mangiato vivo da questa cosa orribile. Ogni informazione che arrivava era un passo che la avvicinava al baratro.

E allora non ho più il coraggio di chiedere niente.

6 novembre 2013

Primi amori e nuove avventure

E' di nuovo un secolo che manco, e a volte mi chiedo che senso abbia tenere aperto il blog per non esserci mai.. ma non mi va' di chiuderlo definitivamente.

Si diceva di primi amori.. Esse ha iniziato la scuola materna, è un' anticipataria quindi sembra che scompaia in mezzo agli altri bimbi che mi paiono tutti più grandi di lei, soprattutto molto più alti. O meno bassi, a seconda dei punti di vista.
Quando vado a prenderla c'è un bimbo decisamente interessato che la spintona verso di me per farle capire che sono arrivata e gli ronza sempre intorno. Una volta Esse mi è corsa incontro urlando "Leo è mio amico" e quest' altro mi ha guardato sconsolato dicendo "Io non sono suo amico".
A un compleanno mi hanno raccontato che Tommaso, lo spasimante respinto, fa' sempre i dispetti a Esse.
Ma ieri le cose devono essere cambiate, lei mi ha detto "Io do' le botte a Tommaso perchè è bello".
....Tenerezza..

E adesso parliamo di me! La seconda gravidanza non vuol proprio saperne di arrivare, Gi rimarrà fuori casa fino a gennaio invece che rientrare a settembre e io mi sono ampliamente rotta di aspettare. Intanto ho, forse, trovato un ginecologo di cui tutti parlano benissimo, l' ho chiamato per un appuntamento e lui non ha potuto rispondere ma mi ha poi mandato un messaggio per dire che ci potevamo sentire la mattina dopo. Sorprendente!
Poi ho trovato una baby-sitter per la piccola, è una ragazza che abita nel nostro stesso pianerottolo, ha 19 anni ma il fatto che ci siano i suoi genitori (persone squisite) a 3 metri da loro mi rassicura per l' insorgere di qualsiasi emergenza. Dicevo, ho trovato lei perchè ho saputo di avere avuto il finanziamento per un corso, e quindi da fine novembre per un paio di giorni alla settimana sarò fuori casa fino alle 19.
Poi ci sarà uno stage e sinceramente non vedo l' ora!